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Bulloni pinza freno posteriore


Tony65
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Ciao,

vorrei sostituire le pastiglie posteriori.

Prima di smontare tutto ho provato a svitare i due bulloni che tengono la pinza freno: durissimi, tanto che ho paura di spanare l'incavo della vite.

Domanda: si può spruzzare il WD40 senza il rischio che vada a contatto con le pastiglie? A occhio direi di no, comunque gradita conferma o smentita.

Altra domanda: si riesce a svitare il dado mozzo ruota con una chiave a cricchetto, oppure ci vuole qualche prolunga? L'ultima volta lo ha avvitato il gommista, temo che sia stretto "alla morte" con quelle caspita di pistole pneumatiche (no, la dinamometrica non sanno manco cosa sia, purtroppo).

 

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se usi una chiave giusta non la spani.

il wd40 per me non fa nulla, non penso che riesca ad entrare nella filettatura, comunque se stai attendo a non spruzzarlo sul disco non ci fa nulla.

al max se spani vai ancora dal meccanico 😁

Modificato da liv81
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più che la chiave a cricchetto userei la bussola in accoppiata con leva fissa. Con il cricchetto se non è di buona qualità o dimensione adeguata rischi che ti si sgrani vista la coppia notevole con la quale sarà stato stretto il dado... Con leva fissa classica da 30/40cm in assenza di prolunga secondo me non riesci, puoi aiutarti con colpi di mazzetta...

Per wd 40 puoi provare, magari penetra anche solo un pò tra vite e rondelle/piano di battuta e ti toglie un poco di resistenza. se dovesse andare sulle pastiglie le pulisci con un po' di benzina e sei a posto... 

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22 minuti fa, Edicola9 dice:

più che la chiave a cricchetto userei la bussola in accoppiata con leva fissa.

Oh bene, ottimo suggerimento.

Mi procuro una prolunga fissa più lunga possibile, così dovrei riuscire.

Grazie per la dritta!

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Ciao,

il bullone del mozzo posteriore ha una coppia di serraggio di 104–126 Nm. Richiede una bussola da 24 mm e una chiave con parecchia leva. Con un cricchetto normale da 1/2 pollice non ce la fai. Una buona soluzione è utilizzare una chiave lunga che si usa per smontare le gomme dell'auto con attacco da 1/2 pollice + bussola da 24 mm. Poi una chiave dinamometrica per serrare (alla coppia indicata) e sostituire la coppiglia che ferma il dado.

Veniamo alle viti dell'attacco pinza freni (da non confondere con le viti che tengono unita la pinza freni stessa!!!!): queste sono montate con il frenafiletti (e andrebbero rimontate con frenafiletti medio) e pertanto lo Svitol/WD40 non ci fa nulla. Coppia di serraggio 20-25 Nm (quindi in mozzo è 5 volte tanto.....)

E' importante per non fare danni (a se stessi, alla Vespa, agli altri): 1) sapere quello che si fa (competenza e esperienza). 2) Avere la giusta attrezzatura.

Non utilizzare una brugola a L ma un inserto con Bit esagonale da 6 mm montato su una chiave a cricchetto. Il bit va inserito bene in fondo alla vite con esagono incassato e con un colpetto deciso si sviterà (facendo cedere la tenuta del frenafiletti). Le viti montate e smontate bene (ai corretti serraggi e con gli attrezzi giusti) non si spanano.

Visto che parliamo di freni anche se apparentemente l'operazione è banale ti consiglio di rivolgerti ad una mano esperta.

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1 ora fa, Tony65 dice:

Guarda non dirmi niente.... ho il terrore di spanare le viti che non ne hai idea!

Stessa paura con l'et4. Erano più le volte che non riuscivo a smontarla, abbinate a quelle in cui spanavo qualche vite. Questo perché ho sempre preso attrezzi base e di scarsa qualità. 

La paura è passata quando mi sono deciso ad acquistare l'attrezzo giusto per ogni intervento, ma sopratutto l'inserto di qualità. Fortunatamente Amazon, spesso vende anche il singolo inserto, per cui non è necessario acquistare un kit che probabilmente non si utilizzerebbe. 

Poi fortunatamente, spesso con lo stesso inserto si smontano più componenti. L'esagonale da 6mm per esempio è molto usato per la vespa, per cui vale la pena prenderlo di qualità. 

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1 ora fa, Rodinal dice:

Ciao,

il bullone del mozzo posteriore ha una coppia di serraggio di 104–126 Nm. Richiede una bussola da 24 mm e una chiave con parecchia leva. Con un cricchetto normale da 1/2 pollice non ce la fai. Una buona soluzione è utilizzare una chiave lunga che si usa per smontare le gomme dell'auto con attacco da 1/2 pollice + bussola da 24 mm. Poi una chiave dinamometrica per serrare (alla coppia indicata) e sostituire la coppiglia che ferma il dado.

Veniamo alle viti dell'attacco pinza freni (da non confondere con le viti che tengono unita la pinza freni stessa!!!!): queste sono montate con il frenafiletti (e andrebbero rimontate con frenafiletti medio) e pertanto lo Svitol/WD40 non ci fa nulla. Coppia di serraggio 20-25 Nm (quindi in mozzo è 5 volte tanto.....)

E' importante per non fare danni (a se stessi, alla Vespa, agli altri): 1) sapere quello che si fa (competenza e esperienza). 2) Avere la giusta attrezzatura.

Non utilizzare una brugola a L ma un inserto con Bit esagonale da 6 mm montato su una chiave a cricchetto. Il bit va inserito bene in fondo alla vite con esagono incassato e con un colpetto deciso si sviterà (facendo cedere la tenuta del frenafiletti). Le viti montate e smontate bene (ai corretti serraggi e con gli attrezzi giusti) non si spanano.

Visto che parliamo di freni anche se apparentemente l'operazione è banale ti consiglio di rivolgerti ad una mano esperta.

Credo di non sbagliarmi se affermo che una volta smontata la pinza, sostituire le pastiglie e rimontare il tutto non sia una operazione particolarmente difficile.

Ci sono dei passaggi "critici" (primo fra tutti il serraggio alla coppia prescritta dei bulloni pinza e dado mozzo ruota), che si superano con l'attrezzatura giusta: dinamometrica e inserti di qualità (come giustamente afferma anche Docmi). Sull'utilizzo di inserti di qualità da parte dei meccanici non ho il minimo dubbio, mentre sulla dinamometrica....

Comunque se decido di procedere per conto mio, mi procurerò di certo una dinamometrica, che potrà tornare utile anche per l'inversione gomme dell'auto.

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Se lo sai fare non è difficile, basta non aprire dopo un post con titolo "Come mai le pastiglie fischiano dopo essere state sostituite" o "Perché la leva del freno è diventata spugnosa" perché potrebbe significare che non era così facile.

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Nella mia bruttezza ho esplicitato i passaggi che definisco "critici".

Se la leva diventerà spugnosa, o se le pastiglie fischieranno, o altre cose, credo che non sia un problema aprire un post dedicato.

Dato che siamo in un forum, se un argomento ti disturba particolarmente, sei liberissimo di non rispondere e passare oltre, o no? 

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2 ore fa, Rodinal dice:

Se lo sai fare non è difficile, basta non aprire dopo un post con titolo "Come mai le pastiglie fischiano dopo essere state sostituite" o "Perché la leva del freno è diventata spugnosa" perché potrebbe significare che non era così facile.

Nella mia bruttezza ho esplicitato i passaggi che definisco "critici".

Se la leva diventerà spugnosa, o se le pastiglie fischieranno, o altre cose, credo che non sia un problema aprire un post dedicato.

Dato che siamo in un forum, se un argomento ti disturba particolarmente, sei liberissimo di non rispondere e passare oltre, o no? 

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8 minuti fa, Rodinal dice:

lavori semplici possono diventare complicati se non fatti correttamente.

Non è un lavoro "semplice", perché si tratta comunque di mettere mano a un "organo di sicurezza" (per dirla nell'ambito "ferroviario").

Di questo ne sono consapevole, ovviamente; resta il fatto che le mie perplessità sono relative al come accedere alle pastiglie, non alla loro sostituzione.

Mi potrei arrendere (ma non sono ancora deciso al 100%) perché non dispongo della dinamometrica e qualche altro attrezzo dedicato, ma per il resto credo di poter riuscire nell'impresa (fermo restando che magari impiego mezza giornata, anziché 1 ora al massimo).

Sicuramente i commenti (tuoi e degli altri partecipanti alla discussione) sono preziosi e ne tengo conto.

Nel caso volessi fare da me, vi informerò sicuramente sul risultato.

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In sequenza: Si toglie la marmitta, la placca di supporto all'ammortizzatore posteriore, la coppiglia e castelletto del mozzo con relativo dado, le parti mobili del mozzo e la ruota posteriore, poi si sfila il fermo delle pastiglie e relativa molletta di tenuta e per ultimo si toglie la pinza freni dal telaio. A questo punto le pastiglie escono da sole per gravità (vado a memoria spero di non essermi perso nulla). Direi che ci sono almeno 12 viti a esagono incassato o torx.

 

Modificato da Rodinal
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mai usare i cricchetti per sbloccare bulloni o stringerli, ma sempre chiavi fisse, le cricchetto rischiano di rompersi, specialmente su bulloni stretti a morte.

si sblocca con la fissa poi usi la cricchetto per completare il lavoro.

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Sicuramente la chiave fissa è va sempre meglio, ma a livello amatoriale si possono anche usare i cricchetti. 
Dipende ovviamente dal tipo di vite/bullone che si deve evitare. 
Di sicuro, se cerco di evitare il dado della ruota posteriore di un’et4 con un cricchetto da 20cm lo stesso si romperà sicuramente. Idem per frizione e variatore. 
Anche a livello amatoriale, per evitare rischi, ci vuole sempre l’attrezzo giusto. 

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Il 2/11/2021 at 21:07, Rodinal dice:

In sequenza: Si toglie la marmitta, la placca di supporto all'ammortizzatore posteriore, la coppiglia e castelletto del mozzo con relativo dado, le parti mobili del mozzo e la ruota posteriore, poi si sfila il fermo delle pastiglie e relativa molletta di tenuta e per ultimo si toglie la pinza freni dal telaio. A questo punto le pastiglie escono da sole per gravità (vado a memoria spero di non essermi perso nulla). Direi che ci sono almeno 12 viti a esagono incassato o torx.

 

Mi piace approfondire gli argomenti che mi interessano.

Oh, senza polemica da parte mia eh! Anzi grazie per i suggerimenti (a te e tutti gli altri del forum).

Vero, il totale viti TE fa proprio 12: 3 per marmitta, 2 per staffa ammortizzatore, 5 per ruota e 2 per pinza freno (in sequenza).

Argomento dinamometrica: consigliata o obbligatoria? A buon senso la risposta che mi aspetterei è "se hai la sensibilità puoi non usarla"...

 

 

 

 

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2 ore fa, Tony65 dice:

 

Argomento dinamometrica: consigliata o obbligatoria? A buon senso la risposta che mi aspetterei è "se hai la sensibilità puoi non usarla"...

 

 

 

 

Gli ingegneri e i meccanici di motogp e formula1 ti rispondono che è quasi sempre obbligatoria, gli altri usando il buon senso e la realtà ti dovrebbero dire che non serve quasi mai se non per accoppiamenti tra parti molto sollecitate o particolari. Su una vespa ( (come su tanti veicoli) questa casistica la riscontro con biella e testa. Se vogliamo essere sofisti della coppia di serraggio dobbiamo allora tener presente tutte le variabili che possono far "leggere" la coppia (e quindi farla scattare al momento opportuno) alla chiave dinamometrica; stato filettatura della vite, del dado o della sede filettata (più o meno usurata, sporcizia depositata, grasso lubrificante...), pulizia e rugosità delle superfici di battuta, tipologia dei materiali utilizzati (rondelle in acciai o materiali diversi hanno coefficienti di attrito diverso). Non per nulla quando gli accoppiamenti sono realmente sensibili non si usano più le coppie di serraggio ma gli angoli di rotazione.

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3 ore fa, Edicola9 dice:

Gli ingegneri e i meccanici di motogp e formula1 ti rispondono che è quasi sempre obbligatoria, gli altri usando il buon senso e la realtà ti dovrebbero dire che non serve quasi mai se non per accoppiamenti tra parti molto sollecitate o particolari. Su una vespa ( (come su tanti veicoli) questa casistica la riscontro con biella e testa. Se vogliamo essere sofisti della coppia di serraggio dobbiamo allora tener presente tutte le variabili che possono far "leggere" la coppia (e quindi farla scattare al momento opportuno) alla chiave dinamometrica; stato filettatura della vite, del dado o della sede filettata (più o meno usurata, sporcizia depositata, grasso lubrificante...), pulizia e rugosità delle superfici di battuta, tipologia dei materiali utilizzati (rondelle in acciai o materiali diversi hanno coefficienti di attrito diverso). Non per nulla quando gli accoppiamenti sono realmente sensibili non si usano più le coppie di serraggio ma gli angoli di rotazione.

Dissertazione interessantissima, grazie!

Aggiungo: se si intende utilizzare la dinamometrica, occorre disporre di attrezzi con range piuttosto stretto. Personalmente - e sempre a buon senso -, diffido delle chiavi che hanno un range ad esempio da 20 a 140Nm. Sulla Vespa ho constatato che il range più comune è 20-25Nm, ma il dado del mozzo ruota è 110Nm (se non ricordo male), per cui sarebbero necessarie almeno di due chiavi.

Ho già fatto degli interventi tipo cambio olio e sostituzione ammortizzatori, senza usare la dinamometrica: sarà fortuna o qualcosa d'altro, ma nessun bullone si è allentato (o trovato stretto a morte quando lo devi svitare). Invece quando mi trovo a dover svitare bulloni o dadi stretti dal meccanico o dal gommista, allora sono dolori: stretti alla morte a causa dell'uso di quelle maledette pistole pneumatiche.

Sposando la tua tesi, direi che per il lavoro che vorrei fare (pastiglie posteriori, ndr), ne posso fare a meno.

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6 ore fa, Tony65 dice:

Mi piace approfondire gli argomenti che mi interessano.

Oh, senza polemica da parte mia eh! Anzi grazie per i suggerimenti (a te e tutti gli altri del forum).

Vero, il totale viti TE fa proprio 12: 3 per marmitta, 2 per staffa ammortizzatore, 5 per ruota e 2 per pinza freno (in sequenza).

Argomento dinamometrica: consigliata o obbligatoria? A buon senso la risposta che mi aspetterei è "se hai la sensibilità puoi non usarla"...

 

 

 

 

Per gli amatori come possiamo esser noi, la dinamometrica ti aiuta a capire "quanto devi stringere". 

Dopo un pò di pratica, sicuramente se ne può far a meno. Negli ultimi due anni, mi sono messo d'impegno e foglio alla mano con tutte le coppie di serraggio, ho sempre usato la dinamometrica (ne avevo due, una piccola e una più grossa). Una seccatura, ma hai la certezza che al prossimo intervento, non avrai nessun problema con viti e bulloni. 

Ultimamente, la utilizzo solo per la trasmissione, più che altro perché la chiave piccola si è rotta e non l'ho ancora ricomprata. 

Il fatto è che se non hai mai usato una dinamometrica, come puoi aver acquisito "sensibilità"? 

 

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Un breve riepilogo sul tema "chiavi" (di cui condivido e riassumo i commenti precedenti):

Le chiavi fisse sono sicuramente le chiavi più robuste. Vi sono diverse tipologie (a forchetta, combinate, ad anello, etc.) Le chiavi combinate permettono un forte e sicuro serraggio dalla parte ad anello e sono molto valide ma permettono una sola misura per chiave (maggior costo del set)  mentre la chiavi a forchetta e ad anello generalmente hanno 2 misure per chiave (minor costo ma alcuni limiti di utilizzo). Trattandosi di utensili basati sul principio della LEVA (inventata da Archimede da Siracusa) il costruttore per ogni misura prevede una lunghezza della leva che nell'utilizzo "normale" è coerente con la coppia di serraggio del dado/vite della misura della chiave applicando una forza "umana". Questo agevola di molto il serraggio "a polso" (una chiave da 10 mm è molto più corta di una chiave da 17 mm perché la coppia di fissaggio di un dato da 10 mm è inferiore a quello di uno da 17). La chiave a cricchetto a bussola o a tubo crea molti più problemi, lavorando "a polso", in quanto la stessa LEVA (il manico del cricchetto) viene applicata su misure di dadi molto differenti (in genere per i cricchetti da 1/4" di va da 4 mm a 14 mm e per quelli da 1/2" da 9 mm a 36 mm. Se dobbiamo serrare un dato da 14 mm a 60 Nm ed utilizziamo una chiave a cricchetto da 1/4 ci servirà sicuramente una leva aggiuntiva (prolunga) ma questa andrà a modificare la forza massima che il costruttore aveva previsto sul fulcro e probabilmente si spezzerà (motivo per cui sarebbe da evitare l'uso di una prolunga). Un cricchetto da 1/2" con bussola da 14 mm serrerà lo stesso dado senza alcun problema (salvo cinesate). Esistono comunque cricchetti e bussole da 1" per serraggi elevatissimi (1000 Nm) con leve lunghissime (su mezzi pesanti, traversine, etc.). Non è che uno è meglio dell'altro ma sono adatti ad utilizzi differenti (ci aggiungo la ormai poco diffusa misura da 3/8" che trovo personalmente molto pratica sulla Vespa). Le viti ad esagono incassato da 6 mm NON richiedono serraggi elevati (25 Nm) ma l'utilizzo di utensili poco adatti (in quanto impronte spesso usate per accoppiamenti su legno) le fanno apparire (con le cugine Torx) abbastanza ostiche (ti sembrano molto più serrate di classica una vite con testa esagonale).

E' vero che serraggi molto precisi non servono (invece sono obbligatorie ad esempio per le biciclette con telaio in carbonio) e Piaggio riporta sempre un range abbastanza ampio del corretto serraggio . Ma riusciresti a valutare "a polso" che il mozzo va serrato con una forza più che tripla rispetto al tappo di scarico dell'olio pur utilizzando la stessa misura di chiave? La dinamometrica come è stato detto (DOCMI)  potrebbe essere inutile ma ti aiuta a capire "quanto devi stringere" . Ovviamente con la stessa dinamometrica non ci puoi fare tutto (darei priorità ai fissaggi > 60 Nm). Salvo variatore, ammortizzatore anteriore e mozzo non andrebbe mai usata la  pistola pneumatica.

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