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Perchè andiamo in moto ?


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Inviato

Ciao a tutti

In questo periodo di grigiori e freddo, che la Vespa sembra un sogno remoto, non  trovo di meglio da fare che perdermi in elucubrazioni, come queste, tratte da un articolo di "motospia.it" 

Ve ne propongo la lettura; se non altro vi farà passare un po' di tempo di questa grigia domenica e, magari, ci farà pensare un po'

Se avete commenti ...

Pino

 

In moto per viaggiare o per distinguerci dagli altri, per correre in pista o per una gita fuori porta. Siamo motociclisti, tutti diversi ma legati dentro. Legati da una passione così forte, che quando abbassiamo la visiera del casco, entriamo in un mondo migliore.

Perché vai in moto? Ecco, ci risiamo con la solita domanda che ad ognuno di noi almeno una volta è stata fatta. Magari accompagnata dalle solite banalità: è pericolosa, prendi freddo, prendi caldo, ti devi bardare dentro tute pesanti e scomode, il casco… Sono certo che ognuno di noi ha una sua risposta a questa domanda e che ogni risposta sia diversa l’una dall’altra perché ognuno di noi vive questo mezzo in molteplici modi. Ma c’è un unico filo conduttore che ci accomuna tutti: la passione. Prendete un foglio bianco, dividetelo in due colonne, con i pro da un parte e i contro dall’altra e incominciate a elencarli. Vi accorgerete che indipendentemente da come viviate questa passione, che sia il modo per viaggiare, o per andare a fare la semplice gita fuori porta o per la sparata di poche ore con gli amici o una semplice pistata, vi troverete come un fiume in piena ad elencare i pro tanto da dimenticarvi i contro. Un fiume in piena che si chiama libertà che questo mezzo ci dona e che surclassa ogni limitazione o costrizione imposteci.

Forse è la ricerca di evasione che ognuno di noi cerca, a portarci la prima volta in sella. Ma basta davvero poco per ritrovarci in un mondo in cui non ci saremmo mai aspettati di trovarci e che solo chi ha provato ad andare in moto può capire ed amare, mentre per il resto delle persone sono solo concetti di difficile interpretazione.

Personalmente amo andare in moto perché è il modo migliore che conosco per vivere delle emozioni e liberare la mente, perché quando indosso il casco e abbasso la visiera è come se entrassi in un altro mondo, dove i pensieri e i problemi di tutti i giorni non possono entrarvi. Un amico anni fa mi disse che il mondo da dentro il casco è più bello, più profumato e con colori più intensi. Lì per lì non capii le sue parole, ma con il tempo mi fu tutto molto più chiaro, trovandomi a vivere quelle emozioni di cui mi parlò tempo prima.

Raggiungere un passo montano, fermarsi nel punto più alto e ritrovarsi ad ammirare il panorama nel più totale silenzio, rotto solo dal ticchettio dello scarico caldo, accompagnato dal “profumo” dei vapori della benzina. O ancora farsi cullare dolcemente dalle curve di un tracciato collinare. Insomma tutto sembra davvero più bello, più buono. Anche un semplice panino con il salame mangiato a bordo strada diventa una bontà. Quindi sia che si viva questa passione in solitudine o in gruppo saranno momenti unici di vita.

È una visione eccessivamente romantica delle due ruote? Forse. Ritengo che nel momento in cui si indossa un casco si entra a far parte di una famiglia legata da una forte fratellanza. Seppur all’apparenza soli, in strada ci sarà sempre un fratello biker pronto a fermarsi per soccorrerci nel caso ce ne sia la necessità. E in un mondo egoista ed individualistico come quello in cui viviamo, rende ancora più speciale questa passione.

Ma come la Luna, questo modo di vivere ha due facce: una luminosa e splendente, l’altra nera e oscura. Già, perché questa passione nasconde un lato oscuro legato a cadute, incidenti, ferite e purtroppo anche morti. L’importante è non dimenticarlo mai e vivere questo tremendo lato oscuro in modo cosciente.

 

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  • Like 2
Inviato

Grazie Pino per aver evocato l'argomento.

Condivido quanto scritto nell'articolo e nonostante gli anni passino e gli acciacchi aumentano la passione per le due ruote non svanisce, anzi!

Un saluto a tutti..

  • Thanks 1
Inviato

Gli anni passano, ma la passione del viaggio rimangono, mi ricordo benissimo il mio spavento quando mi ruppi la spalla, non perchè dovevo essere operato o per l'incidente di per se serio, ma perchè la mia paura fosse di non poter più guidare la vespa, non poter evadere dalla quotidianità, è una cosa solo mia, che magari condivido con altri amici, ma quando guido tutti i problemi passano in secondo piano, mi rilasso, mi diverto, proprio come scritto nell'articolo "Quando indosso il casco e abbasso la visiera è come se entrassi in un altro mondo, dove i pensieri e i problemi di tutti i giorni non possono entrarvi."
 

Inviato

Ciao!
Hai proprio citato la frase più vera!
Anche per me la partenza in Vespa con mia moglie il sabato mattina, nella bella stagione, equivale ad aprire una parentesi magica che dura fino al rientro la domenica sera.
È la magia della moto!
Non servono cose incredibili!
Buona settimana!
Pino


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

Inviato

Io la faccio molto semplice: ci sono nato con questa passione, non mi faccio domande, sono felice sempre anche solo a parlare delle due ruote. Se chiudo gli occhi sento ancora l'odore della marmitta del mio primo motorino...quell'odore unico quando si scalda la prima volta che lo accendi.

Inviato

Pur avendo la vespa da pochi mesi (e non avendo un passato da  motociclista) devo dire che mi sono ritrovato nell’ articolo che Pino ha riportato: tutti i we cerco di ritagliarmi un paio di ore per andare a zonzo con la vespa e quando torno a casa ho un sorriso stampato in faccia e ho staccato da tutti i problemi.

Anche il freddo della stagione quasi non lo sento tanta è la voglia di farmi un giretto.

un saluto a tutti

Inviato (modificato)

Nel mio caso la passione, da viscerale e incontenibile, ha subito un processo di mutazione, diventando di natura più consapevole (dei pericoli), razionale e pragmatica. 

È per questo che sono approdato alla gts, dopo moto di ogni tipo e vespe d'epoca. 

Ora come ora è la quadratura del cerchio. 

Modificato da macchianera
Inviato

ho venduto l'auto 18 anni fa (e non l'ho piu ripresa) e guido solo ed esclusivamente la vespa sia per piacere che per il tragitto casa-lavoro.

Devo aggiungere altro?!

E' troppo bello saltare le code e sentirsi liberi su 2 ruote.

 

 

 

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