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Disabitudine alla guida nel traffico


Tony65
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Ciao a tutti,

Vespista da 40 anni, l'ho sempre utilizzata come mezzo di commuting urbano per le più svariate faccende, principalmente quella per recarmi al lavoro.

Negli ultimi anni la frequenza di utilizzo è calata drasticamente, prima per il lockdown e poi per l'introduzione dello smart working, per cui mi reco fisicamente al lavoro 2 o 3 giorni la settimana.

Ultimamente sto notando il crescendo di "incertezze" nella guida nel traffico: dove prima sfilavo la coda ora il più delle volte esito fino a fermarmi; ho il costante timore che qualcuno svolti all'improvviso senza guardare, mi danno particolarmente fastidio quelli che in auto si appiccicano etc.....

Insomma, sono a disagio nella guida nel traffico.

Se prima trovavo un certo godimento a recarmi al lavoro con la Vespa, specie nella bella stagione, adesso ho quasi il "magone" pensando di dovermi tuffare nel caos del traffico. Non parliamo poi se ho il passeggero (moglie o figlio/a): in questo caso la ridotta maneggevolezza mortifica ancora di più le performances di guida.

Certo che i riflessi non sono quelli di 20 anni fa, tantomeno il livello di "rischio" che si è disposti ad accettare e affrontare.

Non vorrei arrivare al punto di liberarmi della Vespa, ma se la situazione non migliora sarò costretto a una scelta drastica. Trovo controproducente - se non rischioso - guidare in condizioni di "insicurezza": il traffico poi è cambiato pesantemente negli ultimi anni - molto più "maleducato" -.

Voi che esperienza avete sul tema?

 

Modificato da Tony65
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Moderator

Purtroppo ormai li fuori è una giungla, ma per me è bastato abbassare la velocità di marcia, se prima sfilavo sopra i 60, ora mi attesto alla velocità codice, ovviamente l'imprevisto ci sta sempre, ma stando attento, conoscendo bene il percorsosi riesce ad avere una guida diciamo sciolta, la paura che ci sia la possibilità che qualcuno ti svolti ci sta sempre, ma oggi, grazie a scooter con abs, nel mio caso pure con due ruote anteriori, si riesce a frenare in spazzi minimi, l'unica accortezza è appunto adeguare la velocità al tipo di strada.
Motivo per cui ho un po' mollato la lml, che non ritengo più un mezzo da usare in città, frena poco, motore tutto a destra come il px, insomma con quella non mi sento più sicuro, ormai si usa per fare i viaggi, per la sua facilità di riparazione in caso di guasti.
Però se non ti senti più sicuro, onestamente mi fermerei, la paura è il primo motivo di incidente, l'incertezza nel fare quella manovra è determinante per evitare guai peggiori, nel traffico odierno non si deve mai esitare, diventi un pericolo per te e, per chi magari viene dietro, non di rado rischio di tamponare la due ruote davanti, perchè senza apparente motivo si blocca di colpo.
Magari potrebbe essere utile cambiare il mezzo, con un più pratico, io ora uso il tricity, un tre ruote della Yamaha, mi sento ben sicuro, ovviamente unico limite le ruote esterne, da calcolare in caso di avvicinamenti ai marciapiedi, posso strusciare, essendo poste all'esterno e non centrali come gli scooter tradizionali, sono stato urtato due volte e non sono caduto, l'ultima volta mi hanno stretto di colpo, sono partito sopra il marciapiede, mi sono inclinato ma rimasto in piedi, senza grossi danni, se non una storta alla caviglia, ma niente di serio

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Ho vissuto una situazione simile quando mi sono trasferito da Milano a Cagliari. 

Abituato al traffico selvaggio di Milano centro, ho sempre sgattaiolato tra le auto con disinvoltura. 

Usavo la Vespa tutti i giorni per andare a lavoro. I primi tempi, utilizzandola saltuariamente e non più per andare a lavoro facevo fatica a districarmi nel traffico e sinceramente non avevo più confidenza. Ho modificato il mio stile di guida, evitando di sgattaiolare tra le auto in movimento, e fermandomi quando non mi sentivo sicuro. Inizialmente mi sorbibo un bel po di traffico e pian pianino cercavo di azzardare un po di più finché alla fine ho trovato un mio equilibrio. 

Non ho ripreso la stessa confidenza di un tempo e se qualche volta non sono in prima fila al semaforo, paziente. Nel mio caso, il problema principale è dovuto alle auto. Oramai vanno in voga auto sempre più alte e il rischio di toccare gli specchietti è all'ordine del giorno. e questo mi spaventava e per continua a spaventarmi anche ora. 

Non ho mai pensato di liberarmi della Vespa perché la sua comodità è impagabile, sopratutto in città, dove il parcheggio è sempre più raro. 

 

 

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17 ore fa, Tony65 dice:

Insomma, sono a disagio nella guida nel traffico.

FORZA TONY !!    innanzitutto, grazie per il topic e per il desiderio di discutere con noi il tuo problema; 
-la prima domanda che ti pongo è se provi il medesimo disagio anche nella guida extra-urbana, sulle belle strade e stradine dell'entroterra ligure;  
-la seconda è se ti fidi davvero della Vespa che possiedi, o se viceversa devi subirne qualche reazione, qualche incertezza, qualche comportamento a tuo giudizio strano e scarsamente prevedibile.. 

 

18 ore fa, Tony65 dice:

Certo che i riflessi non sono quelli di 20 anni fa, tantomeno il livello di "rischio" che si è disposti ad accettare e affrontare.

volevi scrivere "che sono disposto" ? 

 

 

images.jpeg

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1 ora fa, Edo57 dice:

FORZA TONY !!    innanzitutto, grazie per il topic e per il desiderio di discutere con noi il tuo problema; 
-la prima domanda che ti pongo è se provi il medesimo disagio anche nella guida extra-urbana, sulle belle strade e stradine dell'entroterra ligure;  
-la seconda è se ti fidi davvero della Vespa che possiedi, o se viceversa devi subirne qualche reazione, qualche incertezza, qualche comportamento a tuo giudizio strano e scarsamente prevedibile.. 

 

volevi scrivere "che sono disposto" ? 

 

 

images.jpeg

Ciao,

no, sulle strade extraurbane e poco trafficate va tutto bene. Purtroppo le opportunità di utilizzo in questo contesto sono limitate a qualche uscita "turistica", prevalendo l'uso in città per questioni di utilità (abito a ovest di Genova e lavoro in centro).

Quanto a fidarmi del mezzo: sì nei limiti imposti da una Vespa. Certo che ora con le gomme spiattellate non è proprio fluida, ma questo è tenuto in debito conto.

Grazie comunque per il sostegno!

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ok, spero che quando sarai in pensione come me, avrai più tempo per salire e scendere da Uscio e dal Monte Fasce, ammesso e non concesso che la cosa ti attiri particolarmente tanto;   il target sarebbe raggiungere tale età in piena forma psico-fisica, senza "spegnersi" in anticipo, senza ritenersi in dovere di rinunciare alle passioni anzitempo;  

perchè un conto è un ordinario e sano calo di passione senza alcun rimpianto, altro conto è subire un abbandono, pur se pilotato, con la coda tra le zampe;  

però non hai risposto alla mia terza domanda, c'è in ballo una sottile differenza, ma non sei obbligato ovviamente: 

6 ore fa, Tony65 dice:

volevi scrivere "che sono disposto" ? 

\ .\ .\ .\ .\ .\ .\ . 

O.T. 

6 ore fa, Tony65 dice:

Quanto a fidarmi del mezzo: sì nei limiti imposti da una Vespa

io non sono nessuno, ma credo che i limiti imposti da una Vespa a posto, e da qualunque motociclo a posto, si manifestino quando si pretende di viaggiare con 2 quintali sulla sella , per dire...  :icon_mrgreen:

FINE O.T. e buona domenica ;)

Modificato da Edo57
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Tra Bergamo e dintorni un una sola settimana sono morti tre giovani motociclisti. Tutti e tre i casi incidenti cittadini e in tutti e tre i casi la colpa è stata una mancata precedenza da parte di un automobilista distratto. Per non parlare dei ciclisti, basta vedere cosa sta succedendo ultimamente a Milano dove ammazzano un ciclista a settimana.

Io ho la fortuna di abitare in provincia e di andare al lavoro in Vespa su strade secondarie dove più che al traffico devo stare attento alle buche (e difatti sto pensando da tempo di tradire la Vespa per un ruote alte) ma mi sono accorto che oramai anch'io evito di andare con la Vespa nelle zone più trafficate, tipo le città o la zona del lago di Iseo nel fine settimana.

E non penso che sia solo una questione di invecchiamento mio.

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Questo argomento mi tocca direttamente, in quanto è da tempo che vivo questa inquietudine, una sorta di angoscia nel ritrovarmi immerso nel traffico con un mezzo a due ruote, a motore e non.
Diciamo che sino in prossimità del sessantesimo genetliaco non avvertivo con tanta insistenza questa tediosa sensazione, ma ora, ogni giorno che passa, questa inquietudine è sempre più marcata, sebbene faccia di tutto per nascondere il fatto, soprattutto a me stesso.
Scandite le sessantadue primavere, ho tirato i remi in barca per quanto attiene le molteplici attività sportive che praticavo (ciclismo su strada, Mtb, duathlon, trail running alpinismo, scialpinismo, arrampicata su falesia e su cascate di ghiaccio) per lo stesso identico motivo: l'insicurezza in ciò che facevo, in parole povere, la paura, emozione primaria con cui ho dovuto fare raramente i conti in precedenza.
Paura di procurarsi del dolore gratuito, paura di anticipare ciò che quotidianamente sento avvicinarsi. Da quando ho preso coscienza che gli anni migliori li ho bruciati da tempo, è come se mi sentissi in obbligo di astenermi da qualsivoglia attività che potenzialmente possa preludere il momento, non confidando certo nell'ottusa scaramanzia.
Razionalmente consapevole del fatto che l'atteggiamento di cui sopra sia sostanzialmente insano e non garantisca immunità alcuna, ho recentemente ripreso (dopo un paio d'anni di stop) l'attività agonistica - non certo orfana del rischio - ben cosciente che tutto questo diverrà inevitabilmente fucina di paura e dolore - in buona sostanza - ciò che i defunti non possono certo provare. 😉

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Per esperienza personale ho scoperto che con l'avanzare dell'età anni sessantadue (non che mi senta vecchio) però una certa insicurezza sulle uscite in moto (insicurezza non per come guido sono abbastanza sul tranquillo) ma gli "imprevisti" che puoi trovare quando sei in viaggio e non puoi gestire, buche,  asfalto viscido, animali che vedi solo all'ultimo minuto e per ultimo (forse il peggiore ) il concetto di guida dell'automobilista normale, (lo so che sto entrando in un ginepraio) quando si e al volante si a la percezione solo di veicoli a 4 ruote, il nostro cervello ragiona cosi e anche se ai (come spero tutti i viaggiatori a 2 ruote) abbigliamento adatto, giacca alta visibilità magari gialla o altri colori che tirano la vista, abbigliamento "colorato" spesso non ti vedono arrivare(niente politica) oppure pensano che tanto due ruote vanno piano e entrano uguale allo stop, idem se sono dietro si inventano sorpassi solo per mettersi davanti a tè, alle code ti chiudono quel minimo di spazio che serve alla moto per passare, prima riuscivo a non pensarci, adesso parlando anche con mia moglie,  e un pensiero ricorrente, e per questo che abbiamo deciso di vendere la kawa versis un mesetto fa  e ritornare a un mezzo per fare uscite " lente" magari andando a cercare itinerari  piu secondari, qui in Umbria siamo fortunati, questa cosa qualche anno fa non mi passava nemmeno lontanamente (magari invecchiando si diventa piu riflessivi bo..) stessa cosa la provo anche nelle uscite con la e-bike, da una full  che ti permetteva di "osare" in discesa mi sono ritrovato che stavo portando via peso che non sfruttavo e anche li cambiata e ritornato a una piu  tranquilla front, ma per come la vedo io va bene cosi, cambia l'età e cambiano le priorità, ci godiamo il panorama che viaggiando lento ti gusti in maniera migliore (sto parlando solo di uscite ludiche) chi usa la moto/vespa per lavoro magari non può scegliere.

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Moderator

Onestamente accetto tutto quello che dite, però amici miei, questa è la porta verso l'inferno, non me ne vogliate, ma continuate a fare quello che volete, la moto no la vespa si, l'arrampicata sul ghiaccio no, ma una passeggiata in montagna si, anche in percorsi più ostici di una sana e normale passeggiata, vivete.
Mio padre decise, dopo l'ultima operazione del 2009 di fermarsi, grattatevi ora le pelotas, non che fosse un uomo particolarmente attivo prima anzi, però il non fare più nulla completamente, guidare, uscire a fare la spesa, lo ha spento per carità aveva 74 anni, però sono iniziati i problemi, due anni dopo li regalai una vecchia panda 750 fire, per 4 anni era di nuovo il babbo che avevo conosciuto, poi l'incapacità di guidare, tipica delle persone con una certa età, la pericolosità, ammessa anche da lui, decidemmo di non fargli fare il rinnovo, poi si ammalò, la moda del momento e, iniziò l'ossigeno, fin che a 86 anni se ne andò. Però il fatto di aver deciso di non fare più nulla probabilmente lo aveva destabilizzato, per questo dico sempre fate, fin che potete fate o come dice Renatone fin che ce la farò!.

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37 minuti fa, xericos dice:

Onestamente accetto tutto quello che dite, però amici miei, questa è la porta verso l'inferno, non me ne vogliate, ma continuate a fare quello che volete, la moto no la vespa si, l'arrampicata sul ghiaccio no, ma una passeggiata in montagna si, anche in percorsi più ostici di una sana e normale passeggiata, vivete.
Mio padre decise, dopo l'ultima operazione del 2009 di fermarsi, grattatevi ora le pelotas, non che fosse un uomo particolarmente attivo prima anzi, però il non fare più nulla completamente, guidare, uscire a fare la spesa, lo ha spento per carità aveva 74 anni, però sono iniziati i problemi, due anni dopo li regalai una vecchia panda 750 fire, per 4 anni era di nuovo il babbo che avevo conosciuto, poi l'incapacità di guidare, tipica delle persone con una certa età, la pericolosità, ammessa anche da lui, decidemmo di non fargli fare il rinnovo, poi si ammalò, la moda del momento e, iniziò l'ossigeno, fin che a 86 anni se ne andò. Però il fatto di aver deciso di non fare più nulla probabilmente lo aveva destabilizzato, per questo dico sempre fate, fin che potete fate o come dice Renatone fin che ce la farò!.

Ed infatti, per quanto mi riguarda, dopo un periodo buio in cui mi stavo rinchiudendo a riccio in me stesso, vittima di seppur razionali paure, ho trovato le risorse per scrollarmi di dosso le negatività e far riemergere il ragazzo mai domo che alberga da sempre il mio animo, ricominciando l'attività sportiva agonistica che avevo abbandonato negli ultimi due anni, con rinnovata energia ed ottimi risultati.
Purtroppo, quando incominciano ad essere troppi i numeri di telefono che hai memorizzato in rubrica e da cui non otterrai più risposta, si insinua un tarlo nella mente che condiziona inconsciamente le nostre decisioni, e solo con un atto di forza puoi uscire dall'impasse.

 

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1 ora fa, xericos dice:

Onestamente accetto tutto quello che dite, però amici miei, questa è la porta verso l'inferno, non me ne vogliate, ma continuate a fare quello che volete, la moto no la vespa si, l'arrampicata sul ghiaccio no, ma una passeggiata in montagna si, anche in percorsi più ostici di una sana e normale passeggiata, vivete.
Mio padre decise, dopo l'ultima operazione del 2009 di fermarsi, grattatevi ora le pelotas, non che fosse un uomo particolarmente attivo prima anzi, però il non fare più nulla completamente, guidare, uscire a fare la spesa, lo ha spento per carità aveva 74 anni, però sono iniziati i problemi, due anni dopo li regalai una vecchia panda 750 fire, per 4 anni era di nuovo il babbo che avevo conosciuto, poi l'incapacità di guidare, tipica delle persone con una certa età, la pericolosità, ammessa anche da lui, decidemmo di non fargli fare il rinnovo, poi si ammalò, la moda del momento e, iniziò l'ossigeno, fin che a 86 anni se ne andò. Però il fatto di aver deciso di non fare più nulla probabilmente lo aveva destabilizzato, per questo dico sempre fate, fin che potete fate o come dice Renatone fin che ce la farò!.

Condivido pienamente il tuo pensiero, in effetti io stavo dicendo che certe cose che prima ti venivano senza pensarci adesso opti per farle in maniera diversa, torno all'uso mio della e-bike full, due anni fa ad un raduno(che spesso facciamo io e mia moglie) quella volta ero solo, arrivo iscrizione numero solite cose partenza dopo un pò di km mi ritrovo insieme ad un gruppo di ragazzi iniziamo un tratto in discesa e questi volano provo a stargli dietro (copio le loro traiettorie penso facile facile) entriamo in un tratto di sotto bosco, si abbassa la luce, e il solco con relativo avvallamento lo vedo tardissimo, il posteriore della mia bici si alza e faccio alcuni metri solo con la ruota anteriore( mo batto i denti pensavo) un paio di svirgolate e molta strizza ma finisce tutto li, da li in poi remi in barca, era già da un pò di tempo che usavo occhiali con lenti neutre nelle uscite (proprio perchè avevo avuto già qualche avviso) e quindi in fondo non voglio dire di mettere le pantofole, ma di vivere per quello che i tuoi anni ti consentono, io poi la vedo cosi magari sbaglio per carità 

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orpo ragazzi, argomento troppo serio, ma mi adeguo...

io evito come la peste di andare in vespa in tangenziale a Milano durante le ore di punta, e non ha nulla a che vedere con l'età...credo possa essere catalogato sotto la voce "buon senso"...

Io mi accorgo di quando guido nel traffico, con un passeggero dietro, sono iiiiiper prudente, sempre più pronto a indovinare le mosse altrui rispetto a godere del mio mezzo...potendo scegliere se usare la vespa o l'auto mi regolo di conseguenza...

per citare un grande del cinema italiano: andare in vespa è un piacere, se non è bello, che piacere è?

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Devo ammettere che anche io dopo anni di guida "automobilistica" avevo leggermente perso l'abitudine al traffico romano con una 2 ruote.

Allo stesso modo riscontro che le cose sono MOLTO cambiate dagli anni 80 inizio 90 in cui facevo uso massiccio di tutto quello che aveva 2 ruote (ci sono molti più matti, la gente guida e usa il telefono, siamo tutti più esauriti).

Attualmente la mia guida è molto più prudente, anche se non disdegno qualche slalom tra le macchine ferme per arrivare prima al semaforo. 

La realtà è che con il tempo, vuoi o non vuoi, i nostri riflessi e la concentrazione tendono a diminuire, al pari di chi è in strada con noi. Se a tutto questo aggiungi anche un pizzico di maturità in più penso si possa avere un quadro più veritiero dei nostri post.

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  • 2 weeks later...

mai e poi mai avrei immaginato di leggere di paranoie e paure nella guida delle 2 ruote, su un Forum di motociclismo; 

l'ansia è una brutta bestiola, chi ne soffre si rivolga per favore ai canali ufficiali della Medicina, senza spargere a pioggia e aggratis i propri feedback negativi ed i propri problemi personali  O.o , grazie.

https://www.istat.it/it/archivio/219807 

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14 ore fa, Edo57 dice:

mai e poi mai avrei immaginato di leggere di paranoie e paure nella guida delle 2 ruote, su un Forum di motociclismo; 

l'ansia è una brutta bestiola, chi ne soffre si rivolga per favore ai canali ufficiali della Medicina, senza spargere a pioggia e aggratis i propri feedback negativi ed i propri problemi personali  O.o , grazie.

https://www.istat.it/it/archivio/219807 

Why not, dear Edo? Ogni buon forum che si rispetti - indipendentemente dalla materia e dagli intenti - assurge spontaneamente al rango di refugium peccatorum. 😉

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15 ore fa, Edo57 dice:

l'ansia è una brutta bestiola, chi ne soffre si rivolga per favore ai canali ufficiali della Medicina, senza spargere a pioggia e aggratis i propri feedback negativi ed i propri problemi personali  O.o , grazie.

 

Eh?

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